LA PARENTESI
Visita a Palazzo
Pavimenti d’epoca, morbide tappezzerie, preziosi lampadari come quello di Murano che illumina il Salone da Ballo, i giochi di luce del salotto, decorato con la carta da parati disegnata da Filippo Tommaso Marinetti: lasciati incantare dalle atmosfere liberty, neoclassiche e tardo futuriste evocate dall’architetto Paolo Lanzerotti, artefice di uno dei palazzi storici più eclettici della Sicilia orientale.
Antipasto culturale
Prima di accomodarti al tavolo imperiale, il professore Tullio Sammito, esperto di storia del costume nonché membro dell’Accademia Italiana della Cucina, ti racconterà segreti e aneddoti legati alla figura del Monsù, al suo ruolo nella società aristocratica, agli ingredienti usati e alle ricette più in voga tra la nobiltà del XVIII e XIX secolo.
Il "Signore" della cucina
Il Monsù, termine che deriva dal francese monsieur, era il capocuoco delle cucine aristocratiche del Sud Italia, una figura diffusa tra il Settecento e l’Ottocento soprattutto in Campania e in Sicilia. La proposta gastronomica del Monsù univa ai sapori della cucina napoletana la raffinatezza di quella francese, molto ricercata dai nobili dell’epoca.
La cena imperiale
Attingendo dall’antico ricettario di famiglia, i piatti che incantavano il palato del Barone Cultrera di Montesanto torneranno protagonisti alla tavola degli Antoci, in un menù pensato per rievocare i sapori delle gustose e laboriose ricette dell’Ottocento, da gustare in un’atmosfera magica fatta di cristalli, argenti e le note eseguite dal vivo da un gruppo di musicisti.