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Lucio Corsi: da Musicultura all’Europa

Ho sempre inseguito le chitarre in fuga dalle custodie, i pianoforti scappati dalle case, le armoniche soffiate dal vento, rincorrerò gli strumenti anche stavolta.

Lucio Corsi

 

Ha alle spalle anni di ricerca musicale, di profondo lavoro sui testi e di apprezzamento da parte della critica, nonché di sconfinamenti in altri campi, ma la sua notorietà presso un pubblico più vasto si è manifestata di colpo in questo 2025, dopo più di dieci anni di carriera: all’età di 31 anni Lucio Corsi sta vivendo una stagione di meritata popolarità. A febbraio di quest’anno ha infatti partecipato per la prima volta in gara al 75° Festival di Sanremo con il brano Volevo essere un duro, con cui ha conquistato il secondo posto nella classifica finale, dietro a Balorda nostalgia di Olly.  La rinuncia di quest’ultimo alla partecipazione all’Eurovision Song Contest 2025, che spetta di diritto al vincitore del Festival di Sanremo, ha inoltre aperto la strada a Corsi come rappresentante dell’Italia in questa prestigiosa manifestazione, che si svolgerà a Basilea dal 13 al 17 maggio.

Ma Corsi non è una meteora e gli appassionati della canzone d’autore lo seguono già da tempo. Molto legato alla sua terra di origine, la Maremma, ha iniziato la sua carriera con alcune band del territorio. La nonna del cantautore, Milena Marchetti, gestisce un ristorante a Macchiascandona, frazione di Castiglione della Pescaia, molto conosciuto e apprezzato soprattutto per i tortelli alla maremmana. E proprio nel ristorante della nonna, quando era ancora un ragazzo, Lucio Corsi ha conosciuto Francesco Bianconi, leader dei Baustelle, con cui ha collaborato agli esordi, per poi in seguito aprire i concerti del gruppo nel tour L'amore e la violenza del 2017. Nel 2013, Corsi aveva però già avviato la sua carriera solista e si era trasferito a Milano. Nel gennaio del 2015 è uscito il suo primo disco intitolato Altalena Boy/Vetulonia Dakar, che riprende le canzoni dei suoi primi EP. Come si intuisce dal titolo, i testi e l’atmosfera sono molto legati alla Maremma, suo luogo di origine: il cantautore ha infatti trascorso la sua infanzia a Val di Campo di Vetulonia, frazione di Castiglione della Pescaia, e la sua terra è spesso presente nei suoi testi, anche se rivisitata e osservata con uno sguardo onirico, capace di generare immagini davvero potenti. Il suo primo album in studio, Bestiario musicale, racconta proprio gli animali della Maremma: in una recente intervista a Che tempo che fa ha paragonato per esempio gli aironi bianchi che seguono i trattori ad angeli che proteggono il percorso dell’aratura, rileggendo in modo poetico un’immagine propria del paesaggio maremmano. Un momento importante della sua carriera è stato senz’altro la partecipazione alla XXVIII edizione di Musicultura nel 2017, nella quale il cantautore ha presentato la sua struggente Altalena Boy, una canzone che evoca, con quella intensa e toccante leggerezza che gli è propria, un ragazzo che sparisce misteriosamente.

Fu il solo sulla terra
a fare il giro della morte
fu il solo sulla terra
a fare il giro della morte in altalena

Insieme a Nico Gulino, Lovain, Bob Messini, Mirkoeilcane, Francesco Papageorgiou, Francesca Sarasso e Alessandro Sipolo, il 22 giugno 2017 ha partecipato alla serata finale di Musicultura nella mitica Arena Sferisterio di Macerata. La vittoria finale è andata a Mirkoeilcane che ha proposto Per fortuna, mentre Corsi si è aggiudicato il premio per la migliore interpretazione. La carriera del cantautore ha trovato in quella occasione la conferma dell’apprezzamento della critica, ampiamente meritato per originalità dei testi e sofisticata ricerca musicale. Prima del largo successo del 2025, sono arrivati gli album Che cosa faremo da grandi? nel 2020 e La gente che sogna nel 2023, ma anche sorprendenti incursioni in ambiti diversi dal cantautorato: partecipa come modello a una sfilata per Gucci nel 2017 e interpreta sé stesso, nel 2024, nella serie Vita da Carlo, dove peraltro il suo alter ego vince proprio il Festival di Sanremo. 

In questi mesi che ci si avvicina alla parte finale della XXXVI edizione di Musicultura, la particolare vicenda di Lucio Corsi, che ha avuto proprio a Macerata una prima consacrazione a livello nazionale, non fa che sottolineare ulteriormente il ruolo di questa manifestazione nel panorama musicale italiano: un palcoscenico ormai specializzato nel lanciare e consolidare la traiettoria artistica di tanti giovani talenti.

 

Crediti della foto 
Lucio Corsi durante le serate finali di Musicultura 2017; courtesy of Musicultura