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Odisseo nelle Isole Eolie, tra mito e cinema

<h2>Odisseo nelle Isole Eolie, tra mito e cinema</h2>

E all’isola Eolia arrivammo;
qui stava Eolo Ippotade, caro ai numi immortali,
nell’isola galleggiante. Tutta un muro di bronzo,
indistruttibile, la circondava, nuda s’ergeva la roccia

Odissea, X (1-4)

 

La straordinaria bellezza delle Isole Eolie si intreccia con miti antichi e ci induce ad attraversarle seguendo le tracce di Omero e gli echi di racconti che hanno forgiato la nostra identità culturale. L’incontro con il signore dei venti è nella struttura del poema un episodio decisivo, in quanto per la prima volta all’astuzia e al coraggio di Odisseo si contrappone “la follia, la mala idea dei compagni”. Una insensata invidia li induce, quando ormai Itaca è a vista, a sciogliere l’otre, dono prezioso di Eolo, dove sono custoditi i venti che possono essere ostili al ritorno. Questo gesto ribelle costringerà l’eroe a ritornare in patria soltanto dopo molti anni, mentre gli altri, incauti compagni d’avventura, non vedranno mai più Itaca.

La tradizione vuole che l’isola dove regna Eolo, con il suo “bel palazzo” e la sua famiglia dai costumi inconsueti, sia identificata con Lipari. La geografia dell’Odissea è stata montata e smontata più volte, anche a beneficio di teorie originali ma ritenute da molti studiosi non fondate, come quelle che collocano il viaggio di Odisseo addirittura nel Mar Baltico. I luoghi di Omero risuonano, non sulle attuali mappe ridisegnate dai satelliti, ma piuttosto in quella geografia interiore dove hanno un posto perenne Itaca, come patria lontana di ogni viandante, la seduzione di Calipso, l’oblio dei mangiatori di loto, gli inganni di Circe e la violenza del Ciclope.

A dimostrazione di come i miti omerici incarnino sentimenti universali, il viaggio di Odisseo continua tuttora ad affascinare e a essere oggetto di riattraversamenti e reinterpretazioni, in libri, film, serie televisive. Alcune più riuscite, altre meno, perché non tutti sono James Joyce, ma è un interesse che non si estingue.

Nel 2024 è uscito nelle sale Itaca. Il ritorno di Uberto Pasolini, con Ralph Fiennes, nel ruolo di Odisseo, Juliette Binoche come Penelope, Marwan Kenzari come Antinoo; mentre Charlie Plummer è Telemaco e Claudio Santamaria è Eumeo. Il film riattraversa i libri dell’Odissea che vanno dal tredicesimo al ventiquattresimo, cioè dal ritorno a Itaca fino alla ricomposizione del nucleo familiare con Penelope, che è il vero tema di interesse del regista. È un Odisseo stanco, un soldato quasi anziano di ritorno dalla guerra, su cui pesano gli anni difficili che ha dovuto affrontare, le cose terribili che ha visto e fatto in prima persona. La sua è una vicenda umana, interpretata in modo realistico, senza l’ausilio degli dèi e dei loro interventi benevoli o avversi.

Nel 2025 in Sicilia, sono iniziate le riprese di The Odyssey di Christopher Nolan, che dureranno fino a maggio. C’è già grande attesa per questo film, anche se per vederlo al cinema bisognerà aspettare luglio 2026. Nolan, reduce dal trionfo di Oppenheimer, con un budget stimato di 250 milioni di dollari e un cast eccezionale, ricostruirà l’intera vicenda dell’Odissea, con il viaggio e i suoi incontri, lo scontro con i Proci e la difficile riconquista di Itaca, utilizzando la tecnologia IMAX che dovrebbe restituire allo spettatore il senso dell’immersione, dell’essere dentro le scene. I nomi degli interpreti sono di altissimo livello: Matt Damon, Anne Hathaway, Tom Holland. Le riprese si stanno svolgendo a Favignana, Lipari e Vulcano, quindi sia nelle Egadi che nelle Eolie. La scelta è coerente con i miti e le tradizioni che vedono l’avventura di Odisseo soffermarsi a lungo intorno alla Sicilia e alle sue isole. Sono trapelate poche cose su come il visionario regista restituirà simboli, miti, personaggi fantastici che abitano la nostra memoria. Auspichiamo che il fascino di Lipari e delle Eolie lo sorregga, immettendo nelle vele della sua opera la misurata forza dello Zefiro.